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Emanuela Volpe

Emanuela Volpe nata a Milano.

“In ogni verità c’è anche il suo contrario.”

Dopo la maturità artistica presso il liceo Orsoline di S. Carlo si è diplomata in Pittura all’Accademia di belle arti di Brera.

É diventata consulente del Colore IACC (International Association Colour Consultants) nel 2018.

É stata allieva di Luigi Lomanto, Luigi Veronesi, Pietro Diana, Angela Colombo, Raffaele Degrada, Beppe Devalle, Domenico Purificato, Roberto Sanesi, Edda Mally, Massimo Caiazzo, Lia Luzzatto.

“Più anomalie combinate possono creare una regola.”

Testi critici

” Emanuela Volpe dipinge i corpi femminili con quella serena saturazione dei colori come di chi ha contiguità con la creatività della natura, così come è condizione esclusiva del femminile. Emanuela Volpe si rivolge alla natura con quel fremente, e al tempo stesso, rispettoso atteggiamento di chi si pone all’ascolto, per sentire il dire di ogno cosa, tanto quanto ne possa recepire e quindi svelare, consentendo alle cose quella libertà espressiva che avrà la sua risonanza persuasiva nell’apparizione dell’intensa e satura cromia della sua pittura.
Il corpo femminile nelle opere di Emanuela Volpe si apre allo sguardo dell’artista raccontandole mille storie che finora ha custodito e che l’artista veste del corpo dei pigmenti.
Ed ecco allora che ogni cromia apre narrazioni seducenti, oltre la loro apparente fisicità, funzionalità, plasmabilità.
Emanuela dà loro voce dando evidenza al gesto pittorico, dove i grumi della materia del colore ed il segno rivelato dal gesto sulla superficie dipinta, offrono una nuova e più affascinante possibilità narrativa ai corpi ritratti; e loro, così amati, apriranno l’avvincente canto del dipingere. “

Carlo Adelio Galimberti

Per Emanuela la leggerezza sorgiva del “non finito” è come una luce più interna che fisica.

Una luce che vive di inquieti slanci, di intimi dilavamenti, ma anche di segrete accensioni e che in molti casi si rapprende in grumi leggeri e translucidi, in impasti e trame d’ocra trasparente, in liquidità luminescenti e carezzevoli.

E tuttavia questa sorta di precarietà delle immagini, questa loro fluttuanza vibratile e talvolta quasi informale non giunge mai a darci, in virtù di una sua palpitante carica lirica diffusa ed essenziale, il senso di un progetto soltanto, del mero bozzetto, bensì quello più denso e tondo dell’opera compiuta.

La figura insomma rimane pur sempre il punto in cui convergono ogni certezza ed ogni ambiguità, ed in cui si addensa la vitalità dell’immaginazione ,metaforica insieme alla registrazione d’ogni privata emozione.

Giorgio Seveso

EMANUELA VOLPE - Duomo tecnica mista su tela 30 x 30

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EMANUELA VOLPE illuminata blu 150 x 80 olio su tela

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